venerdì 13 agosto 2010

Me and Mr.Brush.

Un altro piccolo Step Bai Spest!

1. Layout con macchia marrone di (spero) cioccolato. Che qui non è marrone perchè è una scansione in b/n.
2. Layout passato a Photoshop. Non sempre questo passaggio è così invasivo, ma qui era una vignetta di atmosfera, e mi serviva intervenire così per chiarirmi le idee.
3. Matite con prova di inchiostrazione
4. Matite pulite ed inchiostrate.
5. Vignetta Finita.

E insomma, questa è una piccola, piccola vignettina a tavola 21, che se mi metto a pensare quanto verrà piccola nel volume, un po' mi viene da piangere. Mi ci sono dedicato molto perchè quando ho letto la sceneggiatura ho pensato che avrebbe potuto essere una buona occasione per esercitarmi un pochetto con il pennello, che è una cosa che mi serve molto poichè sono una pippa clamorosa e sembro decente solo perchè mi salva le chiappe Fotosciò.
Una persona saggia che mi piace sempre citare una volta parlando dell'inchiostrazione descrisse così il pennello:

Il pennello è un padre severo. Si presenta distinto ed austero, con baffi pettinati e un completo elegante ma non sfarzoso. Non se ne vanta, ma ne ha passate di tutti i colori: è stato nella giungla e nello spazio, è stato innamorato ed ha odiato. Non parla molto e ti dedica occhiate sporadiche e gelide. Quando, temprato dalla sua alterigia, riuscirai alfine ad addolcire il suo sguardo, avrai guadagnato il più fedele dei compagni.

Non è vero che lo ha detto una persona saggia, l'ho scritto io adesso solo che se ve lo dicevo col cacchio che lo leggevate.

6 commenti:

Federico Distefano ha detto...

Ciao persona saggia, domatrice di pennelli spaziali coi baffi!
:)
Siamo sicuri che tu sia una pippa col pennello?
Eh?
>__O
Vogliamo vedere altri esempi.
Più grandi.
Con molte donnine discinte (che si sa, vengono splendidamente esaltate nella loro femminilità dai morbidi tratti di questo strumento).

Per ora ti saluto e attendo fiducioso...
Ciao e buon Ferragosto!
^___^

Zumbi ha detto...

Eeeeeh sempre in giro a mietere donnine, pure tu!
MIETONE!
:)

Mo, mo, vediamo se mi capita l'occasione..

buon finagosto a te!

Isa ha detto...

Era tanto che non passavo di qua, molto interessanti le ultime cose! Davvero la Francia ti sta a pennello! (giusto per restare in tema =)

Bon courage pour la suite allora, e un saluto anche a Davide, a Lisa e Paolo!

Zumbi ha detto...

@isa: ciao Isa! ciao Bella! ciao i-sa-bella! felice di rivederti da queste parti :) grazie, la Francia mi piace pure a me, e me la sento a cecio. Speriamo sia un sentimento corrisposto!

Davide, Lisa, Pao! Vi saluta Isa!

Isa ha detto...

Noooo dovevi dire: Davide, Paolo, Lisa! Vi salita Isa! Così faceva rima, vabbè!
=)
da te mi aspetto tante cose figherrime, e nulla di meno! :)

ancora un saluto da Copenhagen (e dal nipotino appena nato, evviva! =) =) =)

Anonimo ha detto...

"Il Pennello non è la Matita, ragazza diretta, rigida, obbediente. Il Pennello è un ragazzotto che se ne va per gli affari suoi, svirgola, svergola, sculetta, si crede chissachi, e ogni volta bisogna fargli capire a nerbate chi è alle redini. Esige da voi mesi e mesi di crudele, feroce apprendistato, che sono poi le sue nerbate di ritorno. Va impugnato come vi pare, ma qui la libertà finisce. Il resto è allenamento, durissimo. Insisto sulla faccenda del durissimo, e sarà esattamente una faccenda di punti e di aste: con un Winsor & Newton n.3 trascrivete la Divina Commedia, in STAMPATELLO, su centoquarantasette quaderni a righe di terza - li ricordate, no? ne siete appena usciti. Appena avrete finito, ricominciate, in corsivo. Se Dante vi fosse per caso venuto a noia, quando avrete terminato con lui ripetete l'identica operazione amanuense con l'opera omnia del Manzoni, e d'incanto capirete sul serio che cos'è l'orribil Noia. Se non vi siete beccati il gomito del tennista, qualcosa nel vostro metodo di allenamento non ha funzionato: tornate in Trincea, sulla Croce, dove vi pare ma, canto in petto e cuore saldo, rifate Manzoni. Alla Gloria ci si arriva storti. Se non siete storti, al massimo arriva Marisa. Capitelo." Così diceva una persona davvero saggia che era Magnus, o perlomeno così riporta Scòzzari nel suo Memorie dell'arte bimba.