venerdì 28 dicembre 2007

L'idea Del Pinolo.

Non tutto quel che è, è sempre stato come adesso è. C'è stato un tempo, un tempo prima dei tempi, nel quale ogni cosa esisteva come un'idea e niente aveva ancora una precisa collocazione nel mondo. Un tempo in cui anche i sassi avrebbero potuto governare il mondo. Ogni idea, in questo tempo prima dei tempi, ha plasmato con il suo agire la forma nella quale oggi siamo abituati a vederla. Alcune idee hanno meritato un posto importante nell'esistenza, altre sono state punite e relegate ai margini della vita. I sassi hanno perso la loro chance quando una sera ubriachi hanno cominciato a lanciarsi dai cavalcavia. Prenderemo in esame una di queste idee, una delle più sfortunate di questa pre-preistoria. Se di fortuna qui è lecito parlare.

L'idea del Pinolo.

In pochi si fermano a riflettere sulla frustrazione di cui è vittima un pinolo, uno dei semi più inaccessibili e protetti al mondo. Avvolto in una sottile pellicola marroncina insapore ed allappante, il pinolo è imprigionato in una scorza durissima a sua volta incastonata nel condominio di una pigna. Rompicapo resinoso ed angusto, la pigna è sospesa a decine di metri dal suolo, su alberi i cui rami cominciano a crescere sulla parte più elevata del tronco e le cui foglie puntute farebbero desistere dalla scalata anche il più goloso degli arrampicatori. Quale fu il motivo di una così aspra punizione? Quale la ragione di un esilio così impietoso? Nel tempo prima dei tempi, il Pinolo era il più scapestrato e deviato tra i semi. A quei tempi andava in giro senza le sue molteplici scorze, fiero del suo accessibile candore. Era uso coinvolgere i suoi amici in scorribande incoscienti ed imprese furbesche che spesso sfociavano in polpose risse e corse in ospedale. Un giorno, tuttavia, il Pinolo forzò troppo la pazienza dei suoi tolleranti tutori. Erano appena le tre del pomeriggio quando, camminando con baldanza per le strade della città, vide un grande barattolo di latta appoggiato all'esterno di un cassonetto. La sua deviata creatività si mise immediatamente in moto, e in breve generò una malsana idea. Avrebbe organizzato un tiro mancino all'Ananas, celebre tra i frutti per la sua ingenuità. Radunò così intorno a lui la sua solita congrega di semi sbandati: gli inseparabili fratelli Nocciolina, Noce, il cervello della banda, il possente Nocchia e la ragazza del gruppo, l'asiatica Mandorla. La combriccola di scapestrati si radunò intorno a Pinolo, che spiegò loro la sua malvagia idea. Tra sghignazzi e gomitate d'intesa, la riunione andò avanti fino a sera. Divisi i compiti, la banda si diresse alla ricerca dell'Ananas. La trovarono seduta in un caffè, che parlava con un Caffè. I semi si appostarono fuori dal locale aspettando quindi che il frutto uscisse, e per ingannare l'attesa si raccontarono storie dell'orrore sui torroni sperlari. Era notte fonda quando l'Ananas ormai alticcia si congedò dal suo bruno amico. La seguirono a casa tenendosi a distanza e la cominciarono a spiare dalla finestra. In breve il frutto, ebbro, crollò sul letto. A quel punto i fratelli Nocciolina e Mandorla si introdussero in camera da letto silenziosamente, sgattaiolando dalla finestra. Con abili e sapienti movenze, studiate con precisione ingegneristica da Noce, in breve tempo i tre riuscirono a far scivolare Ananas fuori dalla finestra, senza nemmeno che questa brontolasse nel sonno. Una volta che il frutto assopito venne adagiato nell'erba del giardino, Nocchia lo sollevò di peso e lo infilò nel barattolo, che nel frattempo era stato riempito d'acqua da Pinolo. La banda quindi si sistemò intorno al barattolo, mentre Pinolo vi vibrava sopra un colpo per svegliarne l'ignara occupante. Quando l'Ananas si destò, oh, è impossibile narrare quale fu la sua reazione. Nè quante e quanto crudeli fossero le risate dei semi che riecheggiavano nella strada alla vista di questo frutto impazzito che, credendo di essere stato sciroppato, urlava di dolore, morte e fette deliziose ma letali. Il gruppo di semi non aveva considerato che proprio il panico e il frastuono provocato dall'Ananas terrorizzata avrebbero potuto mandare all'aria tutto il piano. Un grappolo d'Uva che abitava lì nei pressi, svegliato dalle grida tropicali e temendo per la propria vite, chiamò immediatamente la polizia. I briganti, arrestati, vennero accusati di cattiverie gratuite, schiamazzi notturni e danni all'immagine di un frutto. Da quel giorno difatti l'Ananas non riuscì più a far tornare al proprio posto le sue foglie, che per lo shock le se erano rizzate in testa. Il giudice Cocco non fu affatto tenero con loro, inutile fu anche l'intervento del loro Avocado difensore. Tutti i partecipanti alla bravata vennero puniti severamente, rinchiusi in scorze che li rendevano meno accessibili, e dalle quali era sicuramente più difficile nuocere alla comunità. Al Pinolo, che risultò essere il coordinatore della banda, fu riservata la pena peggiore. Alcuni dicono che la sua pena fu troppo dura, e che se i giudici gli avessero riservato una clemenza maggiore oggi più spesso potremmo apprezzare le meraviglie di una pasta col pesto. Ma chi siamo noi per mettere in dubbio tale giudizio? Chi siamo noi, se non delle rocce più fortunate?



domenica 23 dicembre 2007

There's Something About Christmas.

Auguri a tutti quelli che pensano che la vita è deliberatamente ingiusta. 
Vi sbagliate!
E' che da piccola non le hanno comprato il camper di Barbie.

mercoledì 19 dicembre 2007

Il Decalogo del Regalo (o Recalogo) Vol.2



Che lo Natalizio spirto vi pervada membra e portafogli. E ricordate di lasciare i biscotti per le renne del Babbo, ma non quelli con le gocce di cioccolato che a Rudolph provocano la dissenteria.
Dlin dlin dlin!

lunedì 17 dicembre 2007

Il Decalogo del Regalo (o Recalogo) Vol.1


..a presto per la seconda parte!
non vorrete mica fare indigestione, con tutti i torroni che vi aspettano.

lunedì 10 dicembre 2007

Il Barone Wunderbar Contro il Mozzicarcobaleni 19


Ed alfine eccoci qui, al capitolo finale della prima avventura del Barone (Bavone per gli amici). Ringrazio tutti quelli che l'hanno letto e specialmente quelli che non l'hanno capito. Se leggerlo è stato divertente la metà di quanto lo è stato disegnarlo.. vuol dire che ha fatto ridere veramente poco. 
No, scherzo.

Aspettiamo fiduciosi che si fracassi il prossimo arcobaleno.

domenica 9 dicembre 2007

martedì 4 dicembre 2007

Auguri Policroma!

Un altro piccolo intervallo nella quotidianità del Barone, anche perchè la sua avventura sta per volgere al termine e voglio allungare il br... posticipare quel triste momento.
La quipresente è l'illustrazione che andrà ad impreziosire, o rovinare a seconda dei punti di vista, la locandina che pubblicizza la serata di festeggiamenti per il primo compleanno della Policroma, un'associazione culturale di giuovani virgulti che si adopera a movimentare con musica balli e tornei di mosca cieca su vetri rotti le meste serate dei dintorni di Roma.

Il loro merito più grande, col quale si sono prenotati un posto nella Storia, è stato concedere in un paio di occasioni al sottoscritto di ricoprire goffamente il ruolo di DJ.