sabato 2 maggio 2009

Riririririsketches!

L'altro giorno a tavola ho capito che il formaggio è la vita.

Il formaggio è buono. E mi viene voglia di mozzicarlo, senza dover aspettare di tagliare una fetta alla volta per mangiarlo. Ma poi se lo mozzico è una delusione! La bocca si rimbambisce e pare di mangiare la plastica. Così ho capito che più è sottile la fetta di formaggio, più il sapore ha modo di sprigionarsi e più intensamente arriva alle papille gustative. E così bisogna pazientare, e in conclusione non esagerare, che peraltro troppo formaggio in una volta fa male alla panza. La scoperta che segue subito è che da solo il formaggio perde molto. Il suo gusto è circolare, e dopo un boccone o due la bocca si assuefa. Una volta chiuso il circolo non trova più contrasti, ed è una noia. E allora metto le mano nella credenza e ci trovo un crechers, e allora sì. E scopro che pure con le olive non sta male, e con le pere persino, e anche con una misera foglia d'insalata. E quando la credenza è vuota e mi so scordato che è vacanza e i supermercati sono chiusi, rosico. Infine, il formaggio è derivato dal latte. E a pensarci, il latte è la seconda cosa che da la mamma al figlio, dopo la vita (e qualche carezza in capo). E se sono così vicini in classifica ci è un motivo di sicuro.

E per dirvi tutto questo, giuro, ho aspettato che venisse maggio.