mercoledì 17 febbraio 2010

Caravan n.9

Disegno: Emiliano Mammucari
Colori: Lorenzo De Felici

A me il caso tendezialmente piace. La giustizia più grande è quella delle cose che accadono senza un senso, senza un perchè. Succede. E' una parola immensa, temibile come Gmork e dolce come la mamma.
Poi però purtroppo siamo umani, e quando il caso ci volta impietosamente le spalle ci risale su come un rigurgitino acido la domanda che non ha senso per eccellenza: Perchè?

Perchè cazzo ha dovuto nevicare a Roma dopo 25cazzodianni?
Perchè proprio quel giorno, non quello prima, non quello dopo?
E poi la domanda bonus dal sapore vagamente buddhistico: che ho fatto?
Per carità, riconosco che la questione ha un'importanza molto relativa e dovrebbero essere altre cose a turbarmi, ma è ormai riprovato da chi mi conosce che le mie arrabbiature non seguono logica alcuna.

E così capita che a furia di cercare il senso che non c'è, lo si trova. La mia teoria è che il caso non è totalmente caso. Il caso non ha senso che per diciamo, 1 o 2 persone alla volta. Per questi pochi un accadimento ha un senso e un perchè: tutti gli altri si limitano a subirne le conseguenze. Le cose quindi devono essere andate così:
Il 12 Febbraio c'era la mia mostra, e il mio compleanno che ormai da una decina d'anni ignoravo volontariamente. Ma il 12 era anche il compleanno di un bimbo che viene al prescuola dove lavoro io. Quel bimbo il 12 non è potuto venire a scuola a causa della tormenta di neve che imbiancava il suo paesino e slittava le sue macchinine. Verosimilmente Andrea quel giorno si è svegliato, ha visto la neve ed è diventato il suo compleanno preferito di sempre, niente scuola e palle di neve. Poi il caso ha detto "ok, adesso basta perchè altrimenti quel pirla deve rimandare tutto". Così ha smesso di nevicare, e l'inaugurazione si è fatta, anche se è stata mutilata di tutti coloro che come il piccolo Andrea sono rimasti bloccati sui monti dall'acqua canuta. Un prezzo molto fastidioso da pagare, ma io sono cresciutello e certe cose le posso pure incassare. Purchè servano a qualcosa.

La mattina del 12, mentre non mi godevo affatto lo straordinario fenomeno metereologico e maledicevo meticolosamente ogni singolo fiocco bianco, ho disegnato un eschimese che mi fa vaffanculo col medio e mi sono fatto un pò ridere.
Ha-ha!

Bando alle ciance, è tutto ancora da definire ma per tutti quelli che non hanno potuto partecipare alla serata del 12 (e per chiunque volesse ripetere l'esperienza) penso di organizzare una sorta di pseudo mini festicciola di chiusura intorno al 14 Marzo, poi vi farò sapere su questi schermi.
Intanto, un grazie a chi c'era!

3 commenti:

Federico Distefano ha detto...

Infatti sarei venuto volentieri, se le strade non si fossero trasformate in piste da pattinaggio sul ghiaccio...
Spero di riuscire ad esserci alla festa di chiusura.
:)
Ciao e buonanotte! ^^

Davide Baloscio ha detto...

grande grosso e frignone!

Zumbi ha detto...

@Federico: Manfatti.. farò sapere!

@davide: sigh!