Disegno: Emiliano Mammucari
Colore: Lorenzo De Felici
Nessuno lo sapeva, non se ne parla molto in giro, ma è giusto che si sappia.
Quasi 2 anni fa chiudevo la 150esima ed ultima tavola di Drakka. Chiuso il lavoro che tanto ha significato per me quanto poco ha significato per il suo simpaticissimo editore francese, mi apprestavo a temporeggiare prima di cominciare un altro lavoro come disegnatore, ritornando momentaneamente nelle mie vesti di colorista.
Alla faccia del temporeggiare momentaneamente, dico oggi col senno di poi.
Colorare le tavole di Emiliano, poi di Massimo, poi di Gigi, è stato un lavoro tostissimo. Fatto con un obiettivo forte in mente, una sorta di ideale di novità al quale tutti concorrevamo in questo strano coro che si fa interpretando le pagine dello spartito ognuno chiuso a casa sua. Nello specifico di Orfani, ai soliti mantra che mi ripeto mentre lavoro, tipo "fai il meglio che puoi", "lavora con pazienza", "non sederti sulla gamba che sennò si addormenta" se ne sono aggiunti altri come "è il rilancio del colore in Italia", "il colore qui è un punto cardine", e "dovrei bere più acqua".
Avremmo potuto intaccare finalmente la leggendaria frustrazione del colorista, un manufatto leggendario racchiuso in un altare di travertino sul quale è incisa la formula maledetta: "Tanto del colore di solito se ne parla quando è bruttarello per dire che rovina il disegno, quando invece è azzeccato dicono che funziona il disegno, mica il colore".
Per me che non credo troppo nella costruttività delle lamentele di settore e voglio far parlare il mio lavoro, Orfani era l'occasione con la O maiuscola (e con lo spacchetto).
Un paio di settimane fa ho avuto finalmente l'onore di tenere il primo albo tra le mani. Ho messo la cassetta nello stereo, e ho sentito la voce del coro. E che non si confonda nelle urla della promozione quando dico: io una roba come Orfani non l'avevo mai sentita.
6 commenti:
appena comprato e subito letto, veramente complimenti a tutti voi. bravi!
Forse non ascolti molte cose allora.
@Ranghio: grazie!
@Anonimo: O non le ascolto come te.
Lorenzo hai fatto un lavoro straordinario! l'unico rammarico è la carta che purtroppo penalizza molto i colori. Tanti tanti complimenti! Penso poi di farteli di persona a Lucca, so che sarai allo stand Tunuè. E se l'anonimo non restava anonimo, sarebbe almeno stato un segno di maturità.
errata corrige prima che mi corregga Lorenzo: a Lucca sarà allo stand Renoir per l'uscita in italiano di Drakka.
Ciao Andrea, grazie! Allora ci vediamo a Lucca!
Per l'anonimo, c'è sempre una presenza, o a questo punto credo più d'una, che nell'anonimato -o semi tale - mi lancia frecciatine e poi fugge nella nebbia appena rispondo. E vabbè!
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