E a proposito di nostalgia, ecco un minifumettino da asporto che fa sfoggio di sè su una delle mie magliette autoprodotte (delle quali a breve sentirete ancora parlare). Il titolo ve lo faccio intuire.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkWNGUV7eAp-mTpSQnA7kGESR1gnnKCT20TaTreqR4BccN-hdl234PdOf5Cm2h-Aj7-UeoJb6bDTlaSHKZzjBv03vjMQCY_NeFxvgcEMdfC6Q_YRIcAk8RLhJF06GiVwKjN6F5nJFHf5A/s400/nostalgia.jpg)
Tutti dopo averlo letto (o meglio, dopo aver fatto finta di leggerlo mentre immaginavano il mio fisico atletico sotto la stoffa) lo hanno etichettato quale
triste, o peggio,
deprimente. Magari lo è, ma io amo definirla
tristezza costruttiva. Le cose tristi sono ben altre!
1 commento:
Sei bravissimo, Maestro.
Ti linkerò subito sui Qani.
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