E a proposito di nostalgia, ecco un minifumettino da asporto che fa sfoggio di sè su una delle mie magliette autoprodotte (delle quali a breve sentirete ancora parlare). Il titolo ve lo faccio intuire.
Tutti dopo averlo letto (o meglio, dopo aver fatto finta di leggerlo mentre immaginavano il mio fisico atletico sotto la stoffa) lo hanno etichettato quale triste, o peggio, deprimente. Magari lo è, ma io amo definirla tristezza costruttiva. Le cose tristi sono ben altre!
1 commento:
Sei bravissimo, Maestro.
Ti linkerò subito sui Qani.
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